il ciclo di estrazione della lignite nel campo di lavoro di Pietrafitta
Museo Paleontologico Luigi Boldrini
metà XX sec.
L’attività mineraria si è sviluppata a Pietrafitta con la scoperta di ampi giacimenti di lignite. La lignite è un sedimento fossile, organico e un combustibile di limitato pregio, conserva un alto grado di umidità. È stata ampiamente utilizzata in tutta Italia fino agli anni cinquanta e sessanta, per la produzione di energia elettrica durante il boom economico e, nel territorio piegarese, veniva soprattutto conferita agli altiforni di Terni per la produzione dell’acciaio. Le ligniti di Pietrafitta sono parte della successione sedimentaria del Bacino di Tavernelle che circonda l’alta valle del fiume Nestore, si sono formate probabilmente in ambiente palustre e presentano uno spessore di circa 9m.
La deposizione delle ligniti ebbe inizio, probabilmente, in seguito ai movimenti tettonici che causarono l’elevazione del delta del paleo-Nestore e la conseguente formazione di ambienti caratterizzati, in parte, da acque dolci stagnanti formatisi millenni fa quando l’area era un immenso bacino d’acqua dove i resti vegetali depositatisi sul fondale hanno dato vita al carbone fossile. Il giacimento fossilifero costituisce una vera e propria “finestra” sull’ antica conformazione dell’area, fatta di paludi, laghi e praterie popolate da numerose specie animali, molte delle quali del tutto scomparse. Le ricerche e gli scavi hanno permesso ipotetiche ricostruzioni dei paleoambienti, della flora e della fauna che caratterizzavano l’area circa 1.500.000 anni fa: esisteva sicuramente un lago circondato da paludi con molta vegetazione acquatica, vaste praterie e foreste di latifoglie di specie arbustive.
La documentazione fossile attesta la ricca fauna composta dagli abitanti degli ecosistemi acquatici, delle praterie e delle foreste. I resti paleozoici possono indicare l’inizio di un periodo di grandi cambiamenti della fauna del posto, molto probabilmente dovuto all’oscillazioni climatiche che segnarono il passaggio dal Pleistocene inferiore al Pleoistocene medio. Nel 1958 fu costruita una centrale termoelettrica alimentata dalla lignite estratta in zona, che funzionò fino al 2001, quando si esaurì il giacimento.